
Io_Sono una Peccatrice
Io_Sono Cerebrale
Io_Sono Morbosamente Gelosa
Io_Mi Masturbo
Io_Sono Mentalmente Instabile
Io_Sono Passionale Io_Mento
Io_Sono Assolutamente Irrazionale
Io_Sono Contradditoria
Io_Fotto_Mi faccio Fottere_Mi PiaCe FoTteRe
Io_Sono un po' Morta
Io_Sono Strana
Io_Corro Nuda sulla Neve e sotto la Pioggia
Io_Sono Dannatamente Imperfetta
Ma Semplicemente Me Stessa
SoLo CaSsaNdRa_
AmO lA LuNa
FreDda_e_CruDelE
AmO lA LuNa
FreDda_e_CruDelE
AmO lA LuNa
FreDda_e_CruDelE
AmO lA LuNa
FreDda_e_CruDelE

CharleS BaudelaireE
SEMPER EADEM
"Di dove viene" dicevi "questa strana tristezza che sale come il mare sulla roccia nera e nuda?"
Taci, ignorante, anima perennamente in estasi, bocca dal riso infantile!
Lascia, lascia il mio cuore inebriarsi d'una menzogna, tuffarsi nei tuoi begli occhi come in un sogno e a lungo sonnecchiare all'ombra dei tuoi cigli.
AuGuRi CaSSanDrA_
BuOn ComPLeaNNo_
GiOcA_vIvI_PianGi_aMa_SoRRidI_
GuarDa_AscolTa _//..........
SeMpRe .... CoMe OggI
CharleS BaudelairE _ FIORI DEL MALE
DOnnE DAnnATe
Coricate sulla sabbia come armento pensoso
volgono gli occhi verso l'orizzonte marino e i piedi
che si cercano, le mani ravvicinate hanno dolci
languori e brividi amari.
Le une, cuori innamorati di lunghe confidenze, nel
folto dei boschetti sussurranti di ruscelli, vanno
riandando l'amore delle timide infanzie e incidendo il
legno verde dei giovani arbusti;
altre, camminano lente e gravi come suore
attraverso le rocce piene di apparizioni, dove
Sant'Antonio vide sorgere, come lava, i seni nudi e
purpurei delle sue tentazioni;
e ve n'è che ai bagliori di resine stillanti, nel muto
cavo di vecchi antri pagani, ti chiamano in soccorso
delle loro febbri urlanti, o Bacco, che sai assopire gli
antichi rimorsi.
Altre, il cui petto ama gli scapolari e nascondono il
frustino entro le lunghe vesti, mischiano, nelle notti
solitarie e nei boschi scuri, la schiuma del piacere e
le lagrime degli strazi.
O vergini, o demòni, mostri, martiri, grandi spiriti
spregiatori della realtà, assetate d'infinito, devote o
baccanti, piene ora di gridi ora di pianti,
o voi, che la mia anima ha inseguito nel vostro
inferno, sorelle, tanto più vi amo quanto più vi
compiango per i vostri cupi dolori, per le vostre seti
mai saziate, per le urne d'amore di cui traboccano i
vostri cuori.